Alex Gibney è un regista e produttore (anche vincitore di un Oscar) che non teme argomenti incandescenti. A Cannes ha appena debuttato il lavoro sull’autore di «1984», negli Stati Uniti ne gira un altro sul proprietario di X. L’intervista
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Suso Cecchi d’Amico la scrittrice con gli occhi
Un volume, curato dalla figlia Caterina e da Francesco Piccolo, raduna soggetti e sceneggiature della Signora del cinema italiano: rincorreva immagini, non parole. Perché i film, e gli attori, non sarebbero quello che sono senza il suo «tocco»
Moravia e la fabbrica, storia di un fallimento
Nel ’47, lo scrittore fu contattato dalla Pirelli per un progetto cinematografico Il regista doveva essere Rossellini. Ma quando i vertici aziendali lessero il soggetto, lo bocciarono
Con Trump la democrazia è messa alla prova
Martin Scorsese attacca il governo Usa: «Sono privi di compassione: si ritorcerà contro di loro»
Nessuno tocchi Bambi
Esce una nuova edizione dello storico saggio del regista David Mamet su Hollywood e i meccanismi dell’industria del cinema sul set
In difesa del doppiaggio
Se il doppiaggio è molto vituperato dai cinefili più giovani, i sottotitoli sono intollerabili agli spettatori più anziani. Ma al di là delle preferenze generazionali, anche i sottotitoli hanno molti svantaggi.
La Russia ha visto il mio Bulgakov: così ho beffato Putin
Nato in America, cresciuto a Mosca, ora negli Usa, il regista Michael Lockshin ha girato «Il Maestro e Margherita». «Gli anni Trenta di Stalin anticipano l’oggi. Con il tamtam del pubblico, censura e boicottaggi non hanno fermato il film»
Il vento del nord sui nostri sentimenti
Il cinema scandinavo scavalca le bergmaniane crisi di coppia riflettendo sull’affermazione di sé, anche attraverso il sesso, e sull’incapacità di essere amati. Così la trilogia di Haugerud e il bel film di Lilja Ingolfsdottir
All’ avventura, ma in famiglia
Natalie Portman e John Krasinski, sorella e fratello nel film di Guy Ritchie, inseguono la fonte della giovinezza: «Ci siamo divertiti», dicono a «la Lettura». C’è pure Eiza González
Masolino D’amico Rimarrò sempre il figlio timido di Suso e del cinema
Nipote di Emilio Cecchi, la madre era la sceneggiatrice geniale dei più bei film del dopoguerra. Da bambino conobbe tutti, da Visconti a Sordi. Pur scegliendo l’accademia ha tradotto copioni, suggerito storie. Come “Il padrino” a Sergio Leone..