Tanti la ricorderanno per i film di Woody Allen, ma Diane Keaton è stata molto di più: intelligente, spiritosa, stilosissima, la sua personalità ha trasceso i ruoli, sia comici sia drammatici, colpendo l'immaginazione degli spettatori, che non la dimenticheranno facilmente.
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Woody Allen: «Ho quasi 90 anni, e nessun rimorso. Nella vita si prendono soprattutto decisioni giuste, ma a quelle sbagliate diamo più peso»
Alla soglia dei 90 anni, Woody Allen quattro volte premio Oscar debutta con un romanzo: «Baum, il protagonista, parla molto da solo. Sarebbe stato troppo complicato farci un film...»
C’era una volta la lotta armata
I terroristi di sinistra raccontati in “Una battaglia dopo l’altra” fanno pensare alle teorie del complotto dell’estrema destra
«Non si può abusare della bellezza». Intervista a Pietro Marcello
L’amore per gli archivi, l’importanza delle inchieste, il mandato sociale dell’arte che non deve essere mai fine a se stessa. E l’incontro con Goffredo Fofi, “la più grande fortuna della mia vita”. Un dialogo con il regista di "Duse", in questi giorni al cinema.
Spike e Denzel fanno sempre la cosa giusta
Quinta volta insieme per i due artisti con il film “Highest 2 lowest”. Rilettura ai giorni nostri del romanzo “Anatomia di un rapimento” di Ed McBain che fu già portato al cinema da Akira Kurosawa
È il nostro ego la maledizione
Nel remake della «Guerra dei Roses» scambi di ruolo e lessico da finanza. Parla lo sceneggiatore
Il grande 1963 di Claudia Cardinale
Fu tra le altre cose l'anno di “Il Gattopardo” e “8½”, che girò contemporaneamente
Claudia Cardinale e Milano: addio alla «Ginetta», era l’ultima grande interprete di «Rocco e i suoi fratelli»
Amato dal pubblico ma ostacolato dai poteri dell'epoca, il capolavoro di Luchino Visconti è il più grande contributo di Milano alla storia del cinema. Con la sua bellezza felina, la giovanissima Cardinale riuscì a conquistare il regista che poi nel Gattopardo ne farà un’icona
Claudia Cardinale e la sua voce «rauca, ingoiata, graffiante, cupa»
All'inizio i registi la consideravano improponibile, poi arrivò Fellini e la trasformò in un tratto distintivo
La magia di Claudia Cardinale, così indifferente alla propria grandezza
Quando l’ho conosciuta ho capito con chiarezza definitiva chi è una diva: una donna che non si curava della sua epica, del fatto di aver partecipato alla storia; come se dicesse: io quella vita l’ho vissuta, non ho bisogno quindi né di ricordarla né di farne un mito