A cura del Coordinamento del Gruppo CRC
In occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Gruppo CRC presenta ‘“L’agenda per l’infanzia e l’adolescenza”. Il documento evidenzia la necessità e l’urgenza di attuare alcune importanti misure, che il Network monitora con attenzione attraverso i propri Rapporti CRC e che auspica possano entrare pienamente nell’agenda politica del nuovo Governo, a cui chiede l’implementazione di politiche efficaci, basate su valori ormai condivisi sull’infanzia e adolescenza, affinché tutte le persone di minore età che crescono nel nostro Paese abbiano le stesse opportunità educative.
In questo momento esistono opportunità grazie ai fondi resi disponibili da parte dell’Unione Europea, da investire anche nell’educazione e nel settore socio-sanitario, e per la recente approvazione di strumenti sia a livello europeo (prima fra tutte la Garanzia Europea per l’Infanzia e la nuova Strategia dell’Unione Europea sui diritti dei minori 2021-2024) che nazionale: dopo un percorso condiviso anche con le realtà del Terzo Settore, sono stati infatti definiti il 5° Piano nazionale Infanzia e adolescenza, il nuovo Piano nazionale di prevenzione e contrasto dell’abuso e dello sfruttamento sessuale minorile e il Piano di azione nazionale della Garanzia Infanzia (PANGI).
Ci sono quindi i presupposti affinché si possa dare un nuovo e concreto impulso all’Agenda Infanzia e Adolescenza del nostro Paese. Per fare questo servono volontà politica e finanziamenti adeguati, ma anche una cultura condivisa sull’infanzia e adolescenza, che veda coinvolti come protagonisti tutti i soggetti sia del pubblico che del privato sociale, partendo dagli stessi ragazzi e ragazze, così che il percorso di partecipazione avviato e ancora ai primi passi possa consolidarsi e trovare riscontro in luoghi e spazi a loro misura, dedicati al confronto e all’ ascolto da parte delle istituzioni a livello nazionale e locale.
Partendo dall’analisi contenuta nel 12° Rapporto CRC, sono evidenziati 10 passi per concretizzare l’impegno verso le nuove generazioni. In particolare sono tre i fenomeni che richiedono un’attenzione immediata: povertà minorile, ambiente e cambiamenti climatici, denatalità – proponendo alcune azioni da attuare subito per invertire la rotta.
Per quanto riguarda la povertà minorile, il documento evidenzia come le persone più povere in Italia sono i bambini e i ragazzi. Nel 2021 in Italia 1,4 milioni di bambini e ragazzi vivevano in povertà assoluta (dati Istat). Si tratta della classe di età in cui l’incidenza è più alta: il 14,2% contro una media nazionale al 9,4%. Le famiglie con minorenni in povertà assoluta sono quasi 762mila. Le variabili connesse sono chiare: l’incidenza della povertà cresce con: l’aumentare del numero di figli; tra le famiglie monogenitoriali con figli minorenni; dove la persona di riferimento è in cerca di occupazione; quando la famiglia è composta solo da stranieri; nelle aree metropolitane. Per questo motivo, si chiede al Governo di implementare il Piano di azione nazionale per la Garanzia Infanzia che pone particolare attenzione a misure specifiche per il supporto di soggetti a maggior rischio di povertà ed esclusione sociale.
Rispetto ad ambiente e cambiamenti climatici si focalizza sull’inquinamento atmosferico, primo fattore di rischio ambientale in Italia, la scarsità di spazi verdi cittadini a disposizione di bambini e ragazzi, essenziali per lo sviluppo psicofisico e, infine, sull’impatto dei cambiamenti climatici sui diritti dei bambini e degli adolescenti. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi sono infatti i più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici: le conseguenze, per una mera questione anagrafica, impatteranno soprattutto sulle loro vite. Al Governo si chiede dunque di creare campagne di informazione sull’impatto della qualità dell’ambiente e dei cambiamenti climatici sui minorenni, potenziare, a partire dal Piano Ri-generazione Scuola, l’educazione ambientale e integrare nei Piani di mitigazione dei rischi ambientali e di adattamento al cambiamento climatico i bisogni e i diritti dei bambini e adolescenti, assicurando linee di bilancio dedicate e il loro coinvolgimento come stakeholder.
Infine l’Agenda si focalizza sul fenomeno della natalità e del supporto alla genitorialità. Nel 2021 i nuovi nati sono scesi per la prima volta sotto i 400mila, con un calo del 31% rispetto al 2008, anno di massimo relativo più recente. Tutte le regioni registrano tassi negativi, ad eccezione del Trentino-Alto-Adige. La popolazione sotto i 18 anni rappresenta ormai solo il 15,8% dei residenti in Italia. È quindi necessario l’impegno di tutti i settori della società per dare una prospettiva diversa alle giovani coppie che si interrogano sulla scelta di avere figli. Concretamente il Gruppo CRC chiede al Governo di rafforzare e attivare interventi finalizzati all’accompagnamento dei genitori a partire dal periodo prenatale con il concorso dei diversi servizi e delle varie figure professionali impegnate nei punti nascita, nei consultori familiari, nella pediatria di libera scelta e nei servizi educativi per la prima infanzia.
Scrivi un commento