Parliamo di maternità con le parole sbagliate

Perché la maternità è immancabilmente definita "un miracolo"? Perché, anche in ambienti progressisti, ci si ostina a usare un linguaggio mistico quando si parla di questi temi? Perché l'aborto deve essere raccontato sempre e solo come un trauma? Perché l'esistenza di ogni donna deve, a ogni costo, girare attorno al "grande dilemma sulla maternità"?