«Ecco che cosa sta alla base dell’identità culturale europea: un lungo dialogo tra letterature, filosofie, opere musicali e teatrali» Umberto Eco, 2014

Regole, consumi, burocrazia: a suscitare rabbia e diffidenza è la narrazione che si fa dell'Europa. Ma lo spazio culturale del Continente è sempre stato più ampio di quello politico ed economico. E da Joyce a Picasso, da Breton a Pasolini, si nutre di quel che è al di là dei suoi confini. Dove "il mondo non finisce, ma si chiarisce"

Intellettuale dove sei? Quel che resta della figura che metteva ordine nel racconto del mondo

Secondo Gramsci, quello “organico” aveva il compito di modellare un nuovo spirito del tempo. Ma oggi, mentre prevale la politica del risentimento incarnata da Donald Trump, ha ancora senso parlare di “egemonia culturale”? E quali sono i filosofi e gli scrittori che sono in grado di costruire una narrazione efficace della realtà che stiamo vivendo?