Michael Gorra difende il valore dello scrittore che nel 1949 vinse il Nobel, oggi accusato di avere dato voce al Sud schiavista: «I suoi limiti sono una versione dei nostri». E infatti anche l’afroamericana Toni Morrison lo ammirava
Regista amato e premiato, eroe indimenticato di «Happy Days», Ron Howard presenta a «la Lettura» il suo nuovo film Netflix, «Hillbilly Elegy», in italiano «Elegia americana» come il memoir di J. D. Vance da cui è tratto. «È la storia di un Paese rurale e sconfitto, sopraffatto dai costi di sanità e istruzione, stremato dagli oppiacei, a terra. Conosco quel mondo, vengo dall’Oklahoma. Ma sono ottimista»
«Il complotto contro l’America» era uscito negli Usa nel 2004 raccontando una storia alternativa in cui l’aviatore Lindbergh nel1940 sale alla presidenza dando sfogo al suo antisemitismo e avvicinando il Paese alla Germania nazista. «Lo scrittore aveva saputo vedere quello che sta succedendo ora, con Trump alla Casa Bianca», dice a «la Lettura» lo sceneggiatore David Simon che firma una serie (da luglio in Italia) e che osò l’inosabile: dire a Philip Roth che in tv la conclusione del libro non andava...
La morte di Adriano nel 1960 e nel ’61 quella dell’ingegnere Mario Tchou hanno sempre alimentato sospetti Ora l’americana Meryle Secrestri lancia la tesi che gli Usa non siano estranei alla fine di una geniale stagione italiana