Paul Veyne è uno dei massimi conoscitori del mondo romano. Sulla distruzione da parte dell’Isis del sito siriano ha una teoria che chiama in causa storia e psicologia. E dice: «Non va ricostruita»
«È un continente morto, oggi in mano ai mercati. Domani forse all’islam»
Il filosofo che ha scritto un Trattato di Ateologia giudica plausibile la tesi dell’autore francese e paragona il romanzo dello scandalo alle grandi distopie di Orwell, Bradbury e Huxley