Freud ci serve ma senza dogmi

Ottant’anni fa moriva il padre della psicoanalisi. La sua opera è superata per alcuni aspetti, ma continua a dare frutti. Ci ha insegnato a considerare la centralità dei processi inconsci, l’importanza delle esperienze infantili, i meccanismi d’interazione tra paziente e terapeuta, il potere dell’angoscia e dei modi in cui cerchiamo di placarla

La rivincita dell’autocontrollo

Psicologia La tendenza a cercare gratificazioni immediate trova un contraltare nell'esperimento di Walter Mischel, che prometteva ai bambini due dolci invece di uno se fossero stati capaci di aspettare un po' di tempo. I piccoli che resistevano si dimostravano poi più attrezzati nell'affrontare la vita. Una disciplina dell'attesa già nota a mamme e zie

Siamo tutti depressi La diagnosi più facile

A volte nel giudizio degli specialisti prevale una certa pigrizia che in fondo agevola anche la prescrizione della terapia. Ma lo stato depressivo assomiglia alla febbre: di solito non è altro che il segnale di un malessere assai più profondo. Lo sforzo per identificare le cause sottostanti risulta indispensabile se si vogliono aiutare seriamente le persone affette da un pesante disagio psichico

La psicoterapia cognitiva non produce conformisti

Il filosofo Umberto Galimberti squalifica una pratica scientifica che è di certo imperfetta, ma trova riscontro sul piano empirico. Dipinge un’intera categoria come se fosse al servizio del sistema per «normalizzare» le persone che soffrono. Ma non offre alternative credibili a un lavoro quotidiano indirizzato a combattere disturbi che sottraggono ai pazienti quiete, respiro e tempo di vita

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