Le tre Brontë (in ordine di età Charlotte, Emily e Anne) hanno lasciato il segno nella letteratura dell’Ottocento, non solo inglese. Soprattutto la secondogenita: come dimostra il suo capolavoro, variazione sul tema del Male
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Desmond Morris “Noi umani felicemente entrati nella fase tribale”
La scienza degli animali, l’amore per l’arte. La scimmia e l’evoluzione tecnologica. L’aggressività diffusa e il razzismo negli stadi. Parla il grande etologo, che domani festeggia il compleanno e ha appena finito il nuovo libro
Adultescenza
L’adolescenza si è allungata, certo;ma anche ribaltata (alle mamme) E soprattutto allargata: ormai si parla di«famiglie adolescenti»
L’ età siamo noi
È sparita l’età adulta, quella di mezzo, risucchiata dall’estensione dell’adolescenza che pare già sfumare nella terza età. Gli indicatori: si rinvia il momento dell’autosussistenza, dell’assunzione delle responsabilità, della genitorialità. Ne parlano un antropologo, uno psicologo, un demografo.
Il cuore nero del potere
Un combustibile più leggero della legna, dunque facilmente trasportabile: ecco perché nel mondo antico il carbone fu l’ideale sostituto. Ma a che prezzo? Chiedetelo agli schiavi, sostiene uno storico che una riposta ce l’ha. Controcorrente
Quattro risate con le barzellette degli antichi romani
Molte delle nostre barzellette risalgono indietro fino all’antica Roma. Pare che lo stesso Giulio Cesare abbia compilato una raccolta di barzellette, arguzie e giochi di parole
La saga più potente del mondo
Amore e guerra. Giulio Guidorizzi racconta la caduta di Troia in maniera seducente: l’idillio, la contesa, la forza, ma anche il mondo antico visto con gli occhi della modernità. Matteo Nucci indaga invece il paradigma dell’eros
La terza via della globalizzazione
Per Dani Rodrik ipermondialismo e sovranismo non sono le sole possibilità: «La tirannia del“non ci sono alternative” è finita». Ma il ruolo dello Stato-nazione va definito
Bellezza sostantivo plurale
La scienza (a partire da Pitagora) ha consolidato la fiducia nella possibilità di rappresentare il mondo e trovarne la verità, e di farlo guidati da un criterio estetico. Ma la scienza, da sola, non basta. Ne discutono un fisico (curatore di un volume che raccoglie le riflessioni del Nobel Paul Dirac), un filosofo e un romanziere
L’eterno apparire del destino
Emanuele Severino. Al centro della sua ultima opera il rapporto dell’uomo con il divenire del mondo e con la morte, che non accade tra le ombre della fede, ma nella verità