Giorgio Ficara rende giustizia a un modo di vivere per nulla frivolo e occasionale e ci ricorda che il principio di piacere non è una tappa da bruciare in nome di altri obiettivi, ma una realtà meravigliosamente indipendente
E.T.A. Hoffmann non è solo un autore capitale dell’Ottocento: i suoi «Fratelli di Serapione», che ora escono curati da Matteo Galli nelle versioni di 26 traduttori, vanno considerati le «Mille e una notte» o il «Decameron» del Romanticismo