La fine del desiderio

Due studiosi francesi, il sociologo e antropologo David Le Breton e la filosofa Danielle Cohen-Levinas, si interrogano nei loro saggi e alla rassegna Filosofi lungo l’Oglio sui nostri bisogni e aspirazioni. «Lo smartphone, internet e i social ci stanno portando a uno sciopero dell’esistenza», dice uno. «Vogliamo ciò che non c’è, ma questo ci induce ad aprirci al prossimo», sostiene l’ altra. Entrambi sono d’ accordo su un aspetto: è l’imprevedibilità ad accendere l’interesse per la vita

La ribellione educata: ci salverà la fratellanza

Il filosofo catalano Josep Maria Esquirol esorta al recupero della semplicità quotidiana come antidoto all’effetto disgregante di un ambiente sociale dominato dall’ansia di esibirsi, competere, inseguire ricchezza e successo. «Bisogna rivalutare anche la solitudine, la capacità distare bene con sé stessi che aiuta nelle relazioni con gli altri. Tutto il contrario dell’isolamento prodotto dalla massificazione e dal consumismo. A volte bastano gesti elementari per creare uno spazio caldo: anche soltanto ringraziare e scambiarsi un saluto può diventare molto importante»

  • 1
  • 2