Questo crescente successo di un sistema di “democrazia autoritaria”, che sta progressivamente coinvolgendo un sempre più ampio numero di paesi, deve costituire un elemento di riflessione per tutte le nostre democrazie che, soprattutto in periodi di crisi economica, sono spinte a posporre i diritti dei cittadini e i principi di uguaglianza rispetto al successo dell’economia e all’affermazione dell’identità nazionale.
Il Presidente della Commissione deve avere in mano un progetto robusto e condiviso. La presidenza italiana ha la possibilità ed anche il dovere di aiutare l’elaborazione di questo progetto, dando un contenuto propositivo a questo periodo di vuoto che si è ulteriormente aggravato col mancato accordo di Bruxelles.