Il capolavoro di Tolstoj va riletto ogni tanto. E va riletto soprattutto oggi. Perché rileggerlo nell’autunno del 2025 non è la stessa cosa che rileggerlo, per esempio, nella primavera del 2018. Le parole di quel mirabile titolo assumono sempre un significato diverso, in questo momento meno astratto e più incombente. All’avventura bellica narrata dall’autore russo e agli odierni conflitti (sociali, economici, culturali...) combattuti con altre armi
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E così Balzac divenne Balzac
C’è il romanziere per gioco (Stendhal), c’è il romanziere per vocazione (Flaubert) e poi c’è lui: il più misterioso e contraddittorio, eccitante e sconclusionato, estenuante e febbrile
Edith Wharton è viva e vegeta La mia estate con…
Alessandro Piperno ha trascorso la stagione leggendo tutto quello che poteva sulla e dell’ autrice de «L’età dell’innocenza», romanzo che le ha consentito di essere la prima donna a vincere nel1921 il Pulitzer. La forza dell’amore e della vanità
Il giovane Seymour batte Holden
L’arrivo delle nuove traduzioni dell’epopea di J. D. Salinger dedicata a Glass e al suo prodigioso esercito di fratelli e sorelle consente una considerazione. Questo eroe è un Amleto moderno, con buona pace delle anatre e tutto il resto
Ogni scrittore ha un padre ma la scrittura li ha tutti
Leopardi? Sì, Monaldo. Proust? Adrien, prima di Marcel. Kafka? Non Franz, ma Hermann. Giorgio Ficara rintraccia i debiti esistenziali—complicati, spesso dolorosi—degli autori
Il complotto di Trump
Una profezia Philip Roth aveva capito dove sarebbe finita l’America. Un demagogo messianico, l’incivilissima società civile, il fascino verso gli autocrati: la capacità del «Complotto contro l’America» di prevedere la deriva degli Usa è stupefacente
Il Nobel nel letto della Bovary
Hanno provato in tanti a scoprire il segreto del libro di Gustave Flaubert, i meccanismi che ne hanno fatto un capolavoro assoluto. Mario Vargas Llosa osserva la protagonista con tenerezza ed empatia, non la giudica e ne apprezza lo sfrenato, consapevole edonismo: ciò che per molti è una colpa, per lui è invece un merito
Su una montagna di felicità
Un verso di Montale («La gioventù è il più vile degl’inganni»), un soggiorno di Hemingway ricordato da Fernanda Pivano, la convalescenza di Moravia, le passeggiate di Buzzati e Rigoni Stern... luogo tra i più mondani, Cortina ha una forza letteraria che ora un museo diffuso contribuisce a salvaguardare e divulgare
Pietro Grossi, soliloquio a più voci
A 46 anni, otto libri alle spalle, l’ autore torna dopo un lungo silenzio con un romanzo importante e voluminoso. Che sostituisce l’io con il noi per fare pace con sé, con la sua genealogia, con le ambizioni sbagliate, i doni del cielo di cui ha goduto, i privilegi di classe. Come ogni annosa educazione sentimentale, va in scena la ricerca disperata di un ’identità stabile
Pietro Grossi, soliloquio a più voci
A 46 anni, otto libri alle spalle, l’ autore torna dopo un lungo silenzio con un romanzo importante e voluminoso. Che sostituisce l’io con il noi per fare pace con sé, con la sua genealogia, con le ambizioni sbagliate, i doni del cielo di cui ha goduto, i privilegi di classe. Come ogni annosa educazione sentimentale, va in scena la ricerca disperata di un ’identità stabile