Tutti i figliocci (letterari) di John le Carré

Erede legittimo di alcuni giganti della letteratura (guai a parlare di narrativa di genere) —Balzac, gli amatissimi Thomas Mann e Robert Musil, Graham Greene e Joseph Conrad — l’autore de «La talpa» è a sua volta padre putativo di una nidiata di romanzieri eccellenti. Poi c’è stato uno che non fu né padre né figlio né fratello: Ian Fleming, che giudicò uno scrittore d’evasione senza spessore morale

Ancora felice (nonostante tutto)

Richard Ford esce negli Usa e in Gran Bretagna con il quinto romanzo del suo alter ego. Frank Bascombe in «Be Mine» attraversa l’America subito prima del Covid insieme con il figlio malato. La materia, in mano a un altro autore, darebbe vita a un libro tristissimo, invece qui entriamo nella mente di un protagonista consapevole di avere «raggiunto il punto in cui nessuna donna che trovo attraente sarà mai attratta da me», ma anche che l’esistenza «è l’unica cosa che abbiamo»

  • 1
  • 2