Escono per la prima volta in Italia due testi dello scrittore ceco, da anni a Parigi. Risalgono uno al 1967, cioè alla vigilia della primavera di Praga, repressa dai carri armati di Mosca (ricorda qualcosa?), e uno del 1983. La difesa disperata di un'identità in pericolo, già minacciata dalla «cancel culture» di marca sovietica.
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Fa bene alla storia affidarsi al caso
Carlo Ginzburg esce con una nuova raccolta di saggi, «La lettera uccide».
Un narratore (e un lettore) maestro del dubbio
Questo mi piace, questo invece no, anzi non so
Il mio Dante totale
John Took: icona, compagno di strada
Roberto Calasso L’imprendibile
Scomparso il fondatore della storica casa editrice Adelphi. Straordinaria figura di lettore, scrittore, editore.
Gadda , il fratello e il «tiranno». Sensi di colpa in guerra e in pace
Emerge sempre più, con il fluire degli anni, il livello delle angosce, dell' ipocondria, delle follie, degli sfoghi del romanziere
Il respiro del pubblico
Un anno in assenza (salvo una breve, incerta, frammentata parentesi estiva) ha stremato attori, cantanti, artisti, atleti... Un anno spesso in assenza (salvo brevi, incerte, frammentate parentesi autunnali e invernali) ha stremato professori e studenti. «La Lettura» ne ha parlato con Sonia Bergamasco, attrice e regista; con Enrico Bertolino, comico e formatore aziendale; con Valerio Magrelli, poeta e docente universitario; con Francesca Michielin, cantante reduce da Sanremo; con Gianmarco Tamberi, atleta. Ecco che cosa vuole dire recitare, cantare, insegnare senza qualcuno da guardare in faccia, senza un corpo davanti, senza sentire...
La moralità delle opere e degli autori: immorale confondere
Parlando di letteratura, l’unica moralità dovrebbe essere la loro bellezza, e parlando di saggi la loro moralità sarebbe la forza dell’argomentazione non certo il sospetto che l’autore abbia allungato le mani su qualcuno. Ma non va così
Prosperi: «Le conquiste finite sotto le macerie del muro di Berlino»
Il grande storico ‘all’avvicinarsi della fine della vita’ pubblica un saggio sulla scomparsa della storia, e quindi del futuro. «Dopo il 1989, la parola d’ordine è stata una sola: arricchitevi!». Ma immaginare l’oscurarsi totale della coscienza umana «è fantascienza»
L’urlo di Primo Levi contro le torture sui migranti di oggi
Due «Dialoghi», online sul sito del Centro Internazionale di Torino, affrontano con psicologi, giuristi, testimoni, «Le parole del dolore». Dal nazismo al 2020: la «violenza deliberatamente inflitta», la persecuzione del corpo e dello spirito, la fatica (spesso l’impossibilità) di tornare a vivere. Con una denuncia degli abusi che si consumano ora soprattutto in Africa e Asia