Roberto Della Seta cataloga i movimenti per genesi storica, discorsi e pratiche di protesta e sottolinea che manca la visione del pacifismo possibilista basato sull’Europa unita e solidale
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Studiare con il nuovo quadrivium
Secondo il filosofo Jacques Attali bisogna destinare più mezzi all’educazione pubblica e privata per evitare ignoranza e artificializzazione: se la scuola avrà un futuro, sarà un «futuro passato», cioè un futuro umanistico
Solo la cooperazione ci potrà salvare
Il celebre fisico Fritjof Capra condensa la sua visione sistemica del mondo che collega le quattro dimensioni della vita: biologica, cognitiva, sociale ed ecologica biologica
Superare il paradigma del tu perdi e io vinco
Nuovi mondi. Per la prima volta nella sua storia l’umanità è obbligata a uscire dall’età della guerra e dello sfruttamento incondizionato dell’ambiente. Perché l’epoca dei giochi a somma zero è finita
Complessità paurosa e avventuroso ignoto
Società in crisi. È una semplificazione che non funziona quella di compartimentare le conoscenze. Bisogna concepire l’inedito e il possibile nascosti dietro le cose. Il saggio di Piero Dominici
Il nostro totem in mano
Filosofia e tecnologia. Lo smartphone controlla, sorveglia, spia e manipola chi lo possiede. Non si può fare a meno di tenercelo come è. E se non fosse così?
L’oziosa marcia verso la felicità
Alle sfide della natura come fame, dolore e malattie, Domenico De Masi ritiene che gli esseri umani abbiano aggiunto di propria iniziativa anche progresso e complessità
L’etica necessaria per una vita felice
Nuove utopie. Vito Mancuso incoraggia ad avere fiducia nell’umanità e a esercitare la forza per contrastare il male che deriva da ignoranza, prepotenza, incomprensione e menzogna
Gli antidoti ai veleni contro la democrazia
Scienze umane. Sono discipline che servono a sviluppare capacità critica, intelligenza filologica e autonomia di giudizio, e a difendere e arricchire un prezioso patrimonio di valori e conoscenze
Calvino, elogio della complessità
Innovatori rampanti. La sesta (e ultima) lezione americana si sarebbe dovuta ispirare al binomio «coerenza/incoerenza». Partendo da qui, Andrea Prencipe e Massimo Sideri delineano un metodo per immaginare un futuro possibile
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