Ciò che li rende tutti uguali è la sventura: “Non ci sono che uomini in pena – guerrieri in lotta che trionfano o soccombono”, uomini dalle esistenze ferite
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Gli inizi dei romanzi: che gioco irresistibile e serissimo
Amarli, classificarli, rivalutarli. Da Manzoni a Moravia: gli incipit sono il “segnale di narratività”
Viaggio nelle profondità del mondo antico
L’amore non è un pranzo di gala. Il saggio di Nucci racconta di Odiseeo, Nausicaa, Elena e Socrate ma rivela molto di noi stessi
Abbiamo fatto di Roth ciò che volevamo per troppo amore
"Perché scrivere?" è il libro di cui non si può fare a meno
Storia di Cassia, che era Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany
Credevo che questo dolore riguardasse i miei figli, ma dodici anni sono finiti per sempre
Ragione e sentimento nella punteggiatura e amore per le virgole. Manuale indispensabile
Non è solo il romanzo a essere stupendo, sono anche le virgole a renderlo così
Alla ricerca del fuoco acceso nelle parole di un libro
Marina Cvetaeva ogni giorno allo scrittoio, come un operaio alla macchina, “con lo stesso senso di responsabilità e l’impossibilità di fare altrimenti”
I racconti del sesso e della menzogna
La speranza di libertà delle donne marocchine nelle storie raccolte da Leila Slimani
L’immortale Philip Roth, che ha fatto entrare il caos
La politica è generalizzatrice, la letteratura è particolareggiatrice
Nel nome del padre le ragazze hanno vinto la letteratura e la strada per la libertà
Con le madri è complicato, si è sempre in lotta o ci si specchia, con i padri c’è un’attrazione verso il mondo e verso il potere