Lo Stato e le regole

I pericoli di uno Stato prevaricatore non diminuiscono ma aumentano, se il delicato passaggio è gestito da una generazione che per decenni s’è fidata del mercato più che della politica, abituandosi non a servire lo Stato ma a servirsi di esso, e mostrando un’acuta allergia alle regole.

Tramonta l’impero dei consumi

La maggioranza silenziosa, che per definizione non ha nulla da dire, consumava intanto soldi, petrolio, case e chimere. Il culmine lo raggiunse Dick Cheney, vicepresidente. Interrogato sulle guerre che Bush iniziò senza chiedere sacrifici ma anzi tagliando le tasse, replicò: «Deficits don’t matter». Che ce ne importa dei deficit.