Archivio articoli per autore, di: Paccagnini - pagina 3

In una sorta di tetralogia di racconti dal ritmo musicale, Helena Janeczek rimane fedele allo spirito e allo stile de «La ragazza con la Leica»: tratteggia figure storiche o circostanze reali, coglie svolte personali o silenziosi mutamenti epocali

Apparentemente impostato come un romanzo epistolare (ci sono le lettere di un «nonno» e quelle di un «ragazzo»), in realtà quello di Roberto Vecchioni è un viaggio nella vita, del corpo e dell’anima. Nel segno di un «mito totale»

Chiara Valerio si cimenta con il mistero di una morte apparentemente inspiegabile, con toni anche da feuilleton. Sullo sfondo un legame non convenzionale e le dinamiche di un paese, Scauri, che è poi quello dov’è nata l’autrice

Nel nuovo romanzo di Alberto Capitta un adolescente in classe comincia a illustrare al professore e ai compagni la propria tesina. Dalle sue parole si spalanca un mondo bizzarro che lo porta a una lucida visione su che cosa sia l’esistenza

C’è una donna al centro del nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio. Ha un passato che la inquieta e una figlia con la quale fa fatica a mettersi in relazione. E poi, a sovrastare tutto, c’è l’aspra natura dell’Abruzzo, che non si fa domare

Il poliziesco di Andrej Longo riprende un personaggio di 14 anni fa, Acanfora: allora era un agente ventenne, ora è un uomo fatto. L’intreccio in realtà diventa un pretesto per costruire un romanzo d’ambiente dove pure il calcio ha un ruolo

L’esordio di Nicolò Moscatelli racconta un mondo alla rovescia di popolani, negromanti e fuorilegge alla Robin Hood. Ambientato nell’Alta Lombardia, unisce fiabesco e picaresco, con un impasto linguistico magistralmente gestito

Ambientato nel1947, in un dopoguerra segnato ancora dalla borsa nera e dal disordine anche politico, il nuovo romanzo di Linda Barbarino presenta una trama corale che abbraccia in modo credibile uno scenario rurale dai risvolti mitici

Claudia Petrucci imprime alla trama del suo libro un andamento circolare, in ossequio al suo stesso titolo. Si parte dagli anni Ottanta e si arriva a una Milano distopica, immersa nella nebbia anche d’estate, divisa da muri e confini