Inaugurazione della formella dedicata a Roberto Franceschi nel “Percorso della memoria di Brescia”

Formella dedicata a Roberto Franceschi nel Percorso della memoria di Brescia

A conclusione delle iniziative per celebrare il 40° anniversario della strage di Piazza della Loggia, il “Percorso della Memoria di Brescia, Memoriale delle vittime del terrorismo e della violenza politica” si è arricchito di 80 nuovi nomi, tra cui quello di Roberto Franceschi, lunedì 15 dicembre 2014 alla presenza della Presidente della Camera On. Laura Boldrini e dei familiari delle vittime

Programmare il futuro, guardando al passato – Intervento di Cristina Franceschi

Ringrazio Manlio Milani e la Casa della memoria per questa importante iniziativa e per darmi l’opportunità di farlo direttamente anche a nome di mia mamma Lydia.
La messa in opera di questo progetto è importante in quanto concretizza materialmente una memoria che potrebbe essere rievocata in modo frammentario in diverse occasioni in cui si ricordano alcune vittime o andare perduta per l’oblio di altre vittime che non hanno avuto parenti, amici, organizzazioni che ne hanno mantenuto vivo il ricordo.
Ogni formella ha un nome, un volto, una voce, una storia, c’è chi ha scelto di essere lì, in quel momento a manifestare il proprio dissenso, come Roberto che manifestava davanti alla sua università Bocconi per affermare il diritto alla studio ed è stato colpito alle spalle da un proiettile sparato dalla polizia, oppure c’è chi inconsapevolmente è stata vittima di stragismo, chi vittima di atti di terrorismo per le proprie idee perché diverse da chi li ha colpiti, comunque tutte vittime di una guerra mai dichiarata.
Vittime che vanno ricordate ognuna con la propria identità, con le proprie scelte politiche.
E non tutti hanno avuto giustizia, ma c’è una giustizia storica che non si cancella è quella che dobbiamo far conoscere alle nuove generazioni, è quella che costituisce la memoria storica è quella che costituisce le fondamenta della nostra democrazia.
La verità giudiziaria va comunque cercata sempre e credo che un esempio lo abbiamo proprio qui a Brescia, ma bisogna ricordare che c’è una verità storica altrettanto importante, forse più importante, che va ostinatamente difesa, diffusa, perché il non riuscire ad avere una condanna, e le motivazioni perché non si è arrivati, diventerà essa stessa storia da far conoscere.
Dobbiamo avere la consapevolezza  di possedere un patrimonio da salvaguardare e da tramandare ai giovani perché ciò può offrire il punto di partenza da cui sviluppare una riflessione e un’interpretazione della propria realtà passata e presente.
E la memoria storica è tramandata anche dalla trasmissione orale, questa è l’importanza di andare a testimoniare nelle scuole, questa è l’importanza delle formelle, questa l’importanza di questo percorso.
Mettere in fila i fatti, le date, gli eventi, sono importanti, ma anche raccontare le scelte, le storie le emozioni di ogni persona è importante perchè anche questo fa parte della storia. Ecco perché noi dobbiamo recuperare i volti, le parole perché questo restituisce il senso delle grandi tragedie.
E proprio grazie alla memoria storica bisogna tentare di ridare respiro a nuovi e più forti impegni sociali, l’unico modo di valorizzare il passato è quello d’immettere il ricordo e le immagini  entro un circuito di stimoli e di pensieri rinnovati.
Programmare il futuro, guardando al passato.
Ma dovremmo anche abituarci a vedere nella storia non qualcosa che ci condiziona in maniera assoluta, ma come dei riferimenti, dai quali dobbiamo partire – per costruire qualche cosa di nuovo, in rapporto ad altre esigenze
Quindi memoria contro oblio e rimozione, per comprendere il presente, e come base per progettare il futuro.

Il Percorso della Memoria

Il Parlamento italiano ha istituito il 9 maggio quale “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice (legge n.56 del 4.6.2007).
La Casa della Memoria di Brescia – costituita dal Comune di Brescia, dalla Provincia di Brescia e dall’Associazione Familiari Caduti strage di Piazza Loggia – grazie al sostegno delle istituzioni e di varie realtà territoriali vuole rendere concreta questa indicazione realizzando il progetto “Percorso della Memoria di Brescia, Memoriale delle vittime del terrorismo e della violenza politica”, per mantenere vivi la memoria di quanto accaduto nel nostro Paese e il ricordo di chi fu colpito dalla follia omicida.
Il progetto si propone di mettere in opera un itinerario nella città, individuato dalla posa di una sequenza di formelle ove sia inciso il nome di ciascuna vittima, che parte da piazza della Loggia – luogo emblematico per la città –  e si snoda verso il Castello passando per Contrada S. Urbano; una “via del dialogo” aperta a tutto il mondo, che possa fare di Brescia una città simbolo della memoria per un futuro migliore, luogo dell’interlocuzione e del dialogo aperto.
L’iniziativa ha ricevuto anche il sostegno della Presidenza della Repubblica; la sequenza di nomi è stata elaborata partendo dalla pubblicazione del Quirinale “Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana”.
Ci si propone di coinvolgere gli studenti delle scuole bresciane dando la possibilità alle classi di “adottare” una formella provvedendo alla sua manutenzione; un’ iniziativa formativa con cui ci si auspica di contribuire a far sì che le nuove generazioni possano crescere coscienti che la loro libertà è anche eredità di coloro che in questo modo si vuole ricordare.

E’ possibile trovare ulteriori informazioni al sito www.28maggio74.brescia.it, voce “Progetto Memoriale” e/o contribuire alla realizzazione del progetto con un versamento su Iban: IT 54 V 03332 11200 000002410106 – Banca Passadore & C  –  Filiale di Brescia.

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